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Archive for 26 febbraio 2010

Solo qualche appunto a un paio di dichiarazioni che sono state fatte oggi sui temi più caldi di questi giorni.

Iniziamo da Bonaiuti, l’ineffabile sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l’uomo che abbiamo la fortuna di vedere praticamente tutte le sere al Tg in compagnia ora di Cicchitto, ora di Gasparri. Il suo commento sulla sentenza-Mills era talmente prevedibile che non ci coglie impreparati. Esultante ha dichiarato: “ha vinto  Berlusconi”. Quasi inutile ormai vedere che, per chi propri in questi giorni ha dichiarato guerra alla corruzione, la prescrizione è la cosa più bella che possa accadere. Dal momento che la prescrizione non ti manda in carcere, tutti pronti a gioire. Poco conta se il reato è stato commesso o no. Per rispondere a Bonaiuti faccio mie le paroli di Bersani: “la gente per bene confida nell’assoluzione, non nella prescrizione”.

Sul caso Mills si è espresso anche il sempre più ambiguo Casini, lo stesso che qualche giorno fa urlava: “fuori i ladri dalla politica”. Ha dichiarato il segretario dell’Udc: “ha vinto la giustizia”. A quale giustizia si riferisca è inutile domandarselo.

Passiamo poi all’altro caso che sta su tutte le prime pagine, l’elezione di Di Girolamo. Durissimo il presidente del Senato Schifani: “occorre cambiare subito la legge sul voto all’estero”. La legge in questione è stata preparata dal repubblichino Tremaglia e promulgata dalla maggioranza di cui faceva parte lo stesso Schifani. Probabilmente il presidente non se lo ricordava quando ha fatto questa dichiarazione.

Poi lo stesso Schifani, alto rappresentante del partito che in questi giorni si è lanciato in una crociata per una politica pulita: “stop alle intercettazioni pubblicate senza limiti”. Mi sembra tutto sommato una dichiarazione di grande coerenza nella linea della politica pulita. Senza le intercettazioni infatti, noi poveri comuni mortali nulla sapremmo delle piccole e grandi schifezze, e dormiremmo così sonni tranquilli. Altrettanti sonni tranquilli potrebbero poi fare i piccoli e grandi delinquenti, sicuri che le loro malefatte non finiscano sulle prime pagine.

Non posso non esprimere sempre di più la contentezza che il nostro Paese sia in mano a una classe dirigente così illuminata.  

Diego Gavini

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