E’ da oggi possibile in Italia ricorrere all’aborto farmacologico in luogo di quello chirurgico. A Bari, presso la clinica di ostetricia del policlinico, è stata somministrata la prima pillola Ru486 ad una ragazza di 25 anni, il primo caso da quando è terminata in Italia la fase sperimentale. Ora la ragazza rimarrà sotto ricovero.
Responsabile dell’interruzione di gravidanza è Nicola Blasi che già dal 2006 sperimenta a Bari l’uso della pillola, importandola fino all’anno scorso dalla Francia. Durante la fase sperimentale si sono avuti già 1800 casi, 196 proprio nella struttura pugliese.
Intanto la pillola arriva anche nei magazzini farmaceutici di Magliarino, in provincia di Pisa, dove sono giunte 69 confezioni, cui ne seguiranno a breve altre 60. Fra gli altri, il magazzino di Magliarino rifornisce l’ospedale di Pontedera, sempre in provincia di Pisa, dove la sperimentazione è iniziata sin dalla fine del 2005, sempre acquistando il farmaco dalla Francia. Farmaco che invece ancora non arriva al Sant’Anna di Torino, prima struttura a sperimentare la Ru486 in Italia e sotto i riflettori di questi giorni dopo l’annuncio del neo-governatore Cota di voler impedire l’utilizzo dellaa R486, lanciando una sorta di crociata leghista. Crociata che ha però dovuto fare un passo indietro, dopo che lo stesso ministro della salute, Fazio, ha ricordato il bisogno di rispettare la legge.
Infine, oggi stesso parte a Roma la Commisione ministeriale di monitoraggio dell’utilizzo della Ru486, col compito di seguire l’utilizzo della pillola in Italia e dettare linee guida che ne rendano omogeneo l’uso.