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Posts Tagged ‘terremoto’

Un anno preciso è passato dalla funesta notte tra il 5 e il 6 aprile, quando l’Abruzzo fu sconvolto da un devastante sisma. L’intera giornata di oggi è stata vissuta a L’Aquila all’insegna delle commemorazioni, una lenta marcia che porterà stanotte, alle 3.32 in punto l’intera città a riunirsi e a commemorare la memoria dei morti.

Nonostante l’atmosfera di profondo cordoglio, non sono mancate alcune di reazioni di rabbia verso le istituzioni, denuncia di un clima che non riesce a trovare serenità. Le prime contestazioni sono iniziate in serata, durante la preparazione per l’inizio di una seduta del consiglio comunale pubblica. Sono apparsi cartelli con scritto “mai più senza di noi”, oppure “abbuffata di promesse vomita qui”.

Alcuni fischi si sono sentiti durante i ringraziamenti alla protezione civile, mentre solo applausi ha ricevuto il messaggio del presidente Napolitano. Contestazioni più forti, anche se isolate, si sono invece avute durante la lettura del messaggio di Silvio Berlusconi.

Finito il consiglio, il clima è tornato a rasserenarsi e da diversi punti della città sono partite fiaccolate che porteranno la popolazione a ritrovarsi nella piazza del Duomo.

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Ancora paura in Cile. Alle 11 e 40 locali (15,40 in Italia) è stata registrata la scossa più forte (7,2 richter) dopo quella che ha devastato il paese sudamericano il 27 febbraio: scossa cui ha fatto seguito un’altra molto intensa di 6,9 gradi.

La posizione diversa (l’epicentro si è spostato di 250 km a nord, giungendo a 150 km a sud-ovest della capitale) e l’intensità del sisma, fanno temere che non si tratti di una scossa di assestamento, quanto piuttosto di un movimento tellurico differente. Ipotesi comunque tutta da verificare. In seguito alla scossa è tornato di nuovo anche l’allarme tsunami, rientrato però nel pomeriggio, tranne che per l’Isola di Pasqua.

A diramare l’allarme e a fare un primo resoconto dei danni (la città più colpita è stata  Rancagua, a 90 km da Santiago) il nuovo presidente, Sebastian Pinera, appena succeduto a Michelle Bachelet. La cerimonia al Parlamento, ha difatti seguito di appena 40 minuti la terribile scossa.

Intanto si fa il conto dei morti provocati da questo sisma che sembra non avere più fine: più di 500 accertati (la cifra, molto superiore di 800 morti, diramata qualche giorno fa è stata infatti ridimensionata), ma ancora centinaia sono i dispersi. A queste cifre occorre aggiungere i danni materiali: si calcola che circa un milione e mezzo di edifici ha subito distruzioni o danneggiamenti.

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Situazione sempre più caotica in Cile, tanto che la presidentessa, dopo aver in un primo momento declinato l’invito degli aiuti internazionali, li ha ora richiesti ufficialmente (Ue e Cina hanno stanziato i primi immediati fondi; Obama e Lula hanno già dato la loro piena disponibilità ad aiutare). Mentre la terra continua a tremare (registrata nella nottata un’altra serie di scosse, di cui la più alta è risultata di 6.2 gradi), il numero ufficiale delle vittime sale a 711 ma, come avvertono le autorità, i dispersi si contano ancora a centinaia. Positive invece le notizie per gli italiani: la Farnesina comunica che al momento non risultano dispersi.

Mentre rientra l’allarme tsunami (l’onda anomala è giunta debolissima in Giappone; la popolazione dell’Isola di Pasqua si è invece salvata salendo sulle alture), la situazione cilena precipita. Ampie zone sono senza luce e gas, molte località sono percorse da bande di sciacalli per cui è dovuto scendere in campo l’esercito. Il ministro degli interni ha detto: “ogni ora che passa, peggiorano le notizie”.

Una curiosa notizia giunge intanto dall’arcipelago Juan Fernandez, dove l’unica isola abitata è Robinson Crusoe. La popolazione del solo villaggio, San Juan Bautista, è stata salvata quasi interamente (si registrano purtroppo otto morti), grazie a una bambina di 12 anni, Martina. Figlia di un poliziotto, ha notato, nella mattina in cui è giungo lo tsunami, qualcosa che non andava: ha convinto così il padre a chiamare il nonno che si trova sul continente. Questi ha così potuto avvertire il figlio del terremoto appena avvenuto. Poi, la prontezza della bambina: prima che giungesse l’onda anomala, è corsa in piazza e ha cominciato a suonare le campane che hanno svegliato i 600 abitanti, i quali si sono così potuti rifuggiare sulle alture.

Giungono intanto nuove immagini della catastrofe. Rinviamo a La Repubblica: http://www.repubblica.it/esteri/2010/03/01/foto/tsunami_coste-2467653/1/

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Continuano a giungere notizie dal Sudamerica. In tutta la giornata si è assistito a uno sciame sismico imponente. Dopo la terribile scossa che si è verificata nella nottata di magnitudo 8.8 (localizzata a 55 km di profondità), si sono infatti susseguite 46 scosse di assestamento, nessuna inferiore ai 5.2 gradi della scala Richeter. Un epicentro si è avuto anche in Argentina, vicino a Salta, citta a del Nord-Ovest, dove si è registrata un’intensità di 6.3 gradi.

Per ora il bilancio delle vittime, secondo il Ministero degli Interni cileno, è salito a quota 214, numero però destinato a salire: ancora centinaia infatti i risultano i dispersi. Secondo una prima stima poi, sarebbero più di 400.000 le persone rimaste senza casa. E’ giunta anche notizia di un gruppo di 265 detenuti scappati dal carcere di Chillan, approfittando del terremoto. Di questi ne sono stati catturati circa 70, mentre 3 sono stati uccisi dalle guardie di sicurezza.

Intanto la Farnesina ha comunicato che non ci dovrebbero essere italiani fra i coinvolti, aggiungendo però che occorrono ancora numerosi accertamenti.

Meno danni del previsto ha prodotto invece lo tsunami, anche se non sono purtroppo mancate altre vittime. L’onda anomala, in mattina ha colpito l’isola Robinson Crusoe nell’arcipelago di Juan Fernandez, causando almeno cinque morti. La sua corsa è proseguita poi, come previsto, verso l’Isola di Pasqua, dove è giunta però con scarsissima intensità. Come preannunciato, intorno alle 22.00 italiane, è giunta anche alle isole Hawaii, ma ormai flebile. Intorno alle 5.00 di mattina (sempre secondo l’ora italiana), l’onda anomala terminerà la sua avanzata sulle coste giapponesi, dove sono previste onde di 3 metri circa.

Fiduciosa si mostra intanto la presidentessa uscente cilena, Bachelet. Di fronte alle immediate offerte di aiuto da parte europea e statunitense, la Bachelet, pur ringraziando per la disponibilità, ha dichiarato di sperare che il Cile sia in grado di farcela autonomamente.

Giungono infine nuove terrificanti immagine che testimoniano strade divelte e palazzi rasi. Rinviamo per queste foto al link del Corriere della Sera: http://www.corriere.it/gallery/esteri/02-2010/cile_terremoto/1/terremoto-cile_097a2148-23a5-11df-8195-00144f02aabe.shtml#1

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Nuove notizie giungono dal terremoto che ha colpito il Cile. Alle 14.32 è giunta l’informazione che è stata registrata una violenta scossa di assestamento di magnitudo 6.1. Intanto il numero di vittime ha superato la soglia di cento ed è destinato a crescere ulteriormente. Duramente colpita anche la capitale, Santiago del Cile, dove interi quartieri storici sono crollati.

Lo tsunami che ha colpito l’arcipelago Juan Fernandez ha già provocato tre morti e gran parte della capitale ha subìto gravi danni. L’onda anomala intanto continua ad imperversare nell’Oceano Pacifico. Le autorità hawaiiane sono hanno allertato la protezione civile: intorno alle 11.00 locali, le 22.00 italiane, è infatti previsto l’arrivo della terribile onda anomala che ha colpito Jaun Fernandez.

Giungono intanto nuove foto dell’accaduto, per cui rimandiamo alla pagina dell’Ansa: http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2010/02/27/visualizza_new.html_1708890897.html?idPhoto=1

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Tragica notizia proviene dal Cile. Alle 3.34 locali (in Italia le 7.34) un terribile sisma, calcolato in 8.8 gradi della scala Richter (per immaginarne la portata calcolate che quello che colpì l’Abruzzo fu di 5.8, quindi 30.000 volte meno intenso) ha colpito il paese sudamericano. Sono seguite violente scosse d’assestamento che hanno superato anche i 6 gradi Richter. L’epicentro è stato avvertito nelle vicinanze di Concepcion che si trova a 509 km a Sud di Santiago. Importante città cilena, considerata infatti la capitale del Sud, conta più di 200 mila abitanti. Fu già distrutta da un terremoto nel lontano 1751.

Per ora sono stati ritrovati 76 morti, ma le cifre purtroppo corrono. In allerta anche la Farnesina, dal momento che in Cile vivono circa 50.000 italiani.

Il sisma ha anche prodotto un violento tsunami, si parla di un’onda alta 40 metri. Onda anomala che ha già colpito l’arcipelago delle isole Juan Fernandez, le quali si trovano a quasi 700 km dalle coste cilene. L’onda continua a correre, tanto che per precauzione è stata evacuata l’isola di Pasqua, la quale a seconda del presidente cileno verrà colpita entro le 14.00. L’allarme Tsunami sta riguardando l’intero Oceano Pacifico, tanto da aver messo in allerta le autorità australiane.

Purtroppo il Cile non è nuovo a tragedie simili. Terra fortemente a rischio, ha conosciuto nel 1960 un devastante terremoto, conosciuto come il Grande Terremoto Cileno: avvenuto il 22 maggio, con epicentro a Valdivia, è noto per aver raggiunto l’intensità più alta mai registrata, 9.5 gradi nella scala Richter, la quale ebbe come terribile conseguenza la morte di più di 3.000 persone. Stanotte l’incubo è tornato a colpire la nazione cilena. La speranza ora è che la macchina internazionale d’aiuti sià rapida nell’attivarsi.

Per le prime immagini che provengono dal Cile rinviamo al link de La Repubblica: http://www.repubblica.it/esteri/2010/02/27/foto/terremoto_in_cile_le_prime_foto_degli_utenti_su_twitter-2446926/1/

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 (ANSA) – L’AQUILA, 21 FEB – Gli aquilani sono tornati per la 1/a volta nella zona rossa, chiedendo l’avvio dei lavori di ricostruzione e la riapertura dell’area. Con loro c’era anche il sindaco Cialente che, contestato per le difficolta’ nella ricostruzione, ha replicato: ‘A settembre erano pronte le prime linee guida per il centro storico’. Contestata anche la presenza di una troupe e della giornalista Busi del Tg1; l’emittente e’ accusata di avere diffuso un’immagine falsata della situazione in Abruzzo.

Fortunatamente il nostro governo ha compiuto un miracolo all’Aquila. Fortunatamente abbiamo un eroe civile come Bertolaso. Fortunatamente il Tg1 è sempre stato pronto a documentare la realtà senza fare sconti.

Peccato che chi vive in Abruzzo, la pensi un po’ diversamente.

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