Un anno preciso è passato dalla funesta notte tra il 5 e il 6 aprile, quando l’Abruzzo fu sconvolto da un devastante sisma. L’intera giornata di oggi è stata vissuta a L’Aquila all’insegna delle commemorazioni, una lenta marcia che porterà stanotte, alle 3.32 in punto l’intera città a riunirsi e a commemorare la memoria dei morti.
Nonostante l’atmosfera di profondo cordoglio, non sono mancate alcune di reazioni di rabbia verso le istituzioni, denuncia di un clima che non riesce a trovare serenità. Le prime contestazioni sono iniziate in serata, durante la preparazione per l’inizio di una seduta del consiglio comunale pubblica. Sono apparsi cartelli con scritto “mai più senza di noi”, oppure “abbuffata di promesse vomita qui”.
Alcuni fischi si sono sentiti durante i ringraziamenti alla protezione civile, mentre solo applausi ha ricevuto il messaggio del presidente Napolitano. Contestazioni più forti, anche se isolate, si sono invece avute durante la lettura del messaggio di Silvio Berlusconi.
Finito il consiglio, il clima è tornato a rasserenarsi e da diversi punti della città sono partite fiaccolate che porteranno la popolazione a ritrovarsi nella piazza del Duomo.