Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘mills’

Continua la tragicommedia del caso Mills-Berlusconi. In realtà è una tragedia dal momento che un corruttore come Berlusconi è allegramente a capo del governo e un corrotto come Mills non sta in prigione per il semplice fatto di aver commesso il reato giusto in tempo affinché scattasse la prescrizione. Ma questa tragedia si è sviluppata in una maniera così grottesca che preferisco definirla tragicomica.

Dunque, oggi la Corte della Cassazione ha reso note le motivazioni sulla prescrizione di Mills e su come effettivamente sono andate le cose. Ed ha ammesso che il reato c’è stato: Berlusconi ha pagato Mills fior di quattrini per una sua falsa testimonianza in processi come Arces e All Iberian.

Vediamo nel dettaglio gli aspetti tragicomici della vicenda:

1) la farsa della prescrizione. Qui abbiamo un personaggio che è stato condannato in primo grado come corrotto; questa condanna è stata confermata in appello; ora la Cassazione, la quale emette sentenze definitive, ha ribadito la corruzione. Ma per un mese (quando si dice il caso) è scattata la prescrizione, quindi Mills non deve scontare il reato. Un reato che più certi di così si muore. Lasciando stare il fatto che personalmente non concepisco la prescrizione (un reato è reato, a prescindere da quando è stato commesso) la cosa ancora più allucinante è che la prima e la seconda condanna sono avvenute prima che il tutto cadesse in prescrizione; ma per arrivare al terzo grado di giudizio, il limite è stato superato. Mi sembra una cosa talmente surreale da non essere realistica.

2)  i misteri della legge. Premetto di non capirci assolutamente niente di giurisprudenza, ma c’è una cosa che sfugge alla mia mente limitata. La Cassazione emette una sentenza in cui si dice: Tizio è stato corrotto da Caio. Nel nostro caso: Mills è stato corrotto da Berlusconi. Che altro c’è da dire? Perché si sta svolgendo un processo parallelo, solo per Berlusconi, che non può che portare alle stesse conclusioni trattandosi dello stesso identico caso? In pratica, perché Berlusconi ancora non è stato condannato?

3) la legge non è uguale per tutti. Già abbiamo visto l’ingiustizia paradossale del perché Mills non sta in carcere. Ora ne vediamo una ancora più macroscopica, su cui non aggiungo nulla di nuovo a quella che è l’opinione comune, ma come si dice: repetita iuvant. Il fatto macroscopico è che Berlusconi è al di sopra della legge. Prima grazie al lodo Alfano, ora grazie a quello che ribattezzo l’illegittimo impedimento, il suo processo è fermo. E grazie all’Illegittimo, non si sa bene quando riprenderà. E quand’anche riprenderà, anche se Berlusconi sarà condannato, anche se il reato non sarà caduto in prescrizione,  sarà così vecchio che già so che non avrò mai il piacere di vederlo, almeno per un giorno, in carcere. E questo perché il nostro Cavaliere è superiore alla legge. Che legge egualitaria si può applicare a chi ha il potere di modificare la legge e che da quindici anni se la cambia come più gli aggrada?

Diego Gavini  

Read Full Post »

Sale a 140 mila aderenti, il gruppo su Facebook sorto in seguito all’edizione del Tg1 delle 13.30 di venerdì scorso. Edizione che aveva dato la notizia dell’assoluzione di Mills, quando invece si è trattato di tutt’altra cosa: prescrizione. Il gruppo nato su Facebook chiede a gran voce che il Telegiornale rettifichi la notizia pubblicamente. Lunedì mattina Arianna Cicconi si presenterà alla Rai, consegnando le simboliche firme raccolte via internet. Intanto la Società Pannunzio per la libertà di stampa, oltre ad aver aderito all’iniziativa, ha chiesto di dar vita ad un provvedimento disciplinare contro l’ormai tristemente famigerato direttore Minzolini, reo di aver commesso una grave infrazione alla deontologia professoniale, e non un banale errore involontario.

Minzolini continua quindi a far parlare (male) di sé. Da quando ha assunto la carica di direttore del Tg1, si è lanciato in una personale crociata di disinformazione, sostituendo al compito di riportare i fatti, la propria parzialissima visione dei fatti. Non è mancato caso importante in cui Minzolini non abbia distorto il funzionamento che dovrebbe garantire il maggior servizio pubblico televisivo. In questa sua azione Minzolini ha adottato ogni serie di sistemi: editoriali decisamente contestabili (attacchi alla magistratura, santificazione di Craxi, attacchi a chi scendeva in piazza per difendere la libertà di informazione), omissioni di notizie (soprattutto sul caso D’Addario), e ora anche invenzione delle notizie.

Quello che ora si può auspicare è che la Rai, che vive grazie all’abbonamento dei cittadini, riveda la propria linea e capisca l’inadeguatezza di Minzolini nel ruolo di direttore del Tg1, inadeguatezza che ha finalmente scatenato un’importante protesta popolare.

Diego Gavini

Read Full Post »

Solo qualche appunto a un paio di dichiarazioni che sono state fatte oggi sui temi più caldi di questi giorni.

Iniziamo da Bonaiuti, l’ineffabile sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l’uomo che abbiamo la fortuna di vedere praticamente tutte le sere al Tg in compagnia ora di Cicchitto, ora di Gasparri. Il suo commento sulla sentenza-Mills era talmente prevedibile che non ci coglie impreparati. Esultante ha dichiarato: “ha vinto  Berlusconi”. Quasi inutile ormai vedere che, per chi propri in questi giorni ha dichiarato guerra alla corruzione, la prescrizione è la cosa più bella che possa accadere. Dal momento che la prescrizione non ti manda in carcere, tutti pronti a gioire. Poco conta se il reato è stato commesso o no. Per rispondere a Bonaiuti faccio mie le paroli di Bersani: “la gente per bene confida nell’assoluzione, non nella prescrizione”.

Sul caso Mills si è espresso anche il sempre più ambiguo Casini, lo stesso che qualche giorno fa urlava: “fuori i ladri dalla politica”. Ha dichiarato il segretario dell’Udc: “ha vinto la giustizia”. A quale giustizia si riferisca è inutile domandarselo.

Passiamo poi all’altro caso che sta su tutte le prime pagine, l’elezione di Di Girolamo. Durissimo il presidente del Senato Schifani: “occorre cambiare subito la legge sul voto all’estero”. La legge in questione è stata preparata dal repubblichino Tremaglia e promulgata dalla maggioranza di cui faceva parte lo stesso Schifani. Probabilmente il presidente non se lo ricordava quando ha fatto questa dichiarazione.

Poi lo stesso Schifani, alto rappresentante del partito che in questi giorni si è lanciato in una crociata per una politica pulita: “stop alle intercettazioni pubblicate senza limiti”. Mi sembra tutto sommato una dichiarazione di grande coerenza nella linea della politica pulita. Senza le intercettazioni infatti, noi poveri comuni mortali nulla sapremmo delle piccole e grandi schifezze, e dormiremmo così sonni tranquilli. Altrettanti sonni tranquilli potrebbero poi fare i piccoli e grandi delinquenti, sicuri che le loro malefatte non finiscano sulle prime pagine.

Non posso non esprimere sempre di più la contentezza che il nostro Paese sia in mano a una classe dirigente così illuminata.  

Diego Gavini

Read Full Post »

Difficile non definire scandaloso quello che è successo pochissime ore fa. Il fatto ha ormai già fatto il giro dei notiziari e di internet: il reato commesso da Mills (condannato in appello per falsa testimonianza a favore di Berlusconi nei processi All Iberian e per tangenti alla guardia di Finanza) è caduto in prescrizione. E’ stato lo stesso sostituto Procuratore generale a chiedere la prescrizione, asserendo che il reato è avvenuto a novembre del 1999, non a febbraio del 2000. Praticamente i soldi Mills li ha presi a febbraio, ma già a novembre sapeva che li avrebbe ricevuti. Quindi la corruzione è avvenuta nel 1999, il che fa sì che siano scattati i dieci anni dopo i quali il reato cade in prescrizione.

Il bello è che la Cassazione non ha detto che il reato non sia stato commesso, tanto che ha comunque condannato Mills a risarcire il Consiglio dei ministri per aver provocato danni di immagine, ma ha riconosciuto la tesi del sostituto Procuratore, per cui il reato va fatto cadere in prescrizione. 

La cosa più fantastica è stato vedere al Tg la faccia sorridente del legale di Mills, che raggiante ha detto: “sono felice perché si è dimostrato che in Italia esiste ancora un sistema di legalità”. Ora, lasciamo stare quanto personalmente sono avverso alla prescrizione  la quale vale a dire: più tardi mi beccano più possibilità  ho di farla franca (e magari sei condannato, ma grazie al fatto che esistono ben tre gradi di giudizio hai ancora più possibilità di scamparla), e torniamo all’avvocato. All’ipocrisia dell’avvocato a dirla esattamente. Contento che il suo assistito non debba andare in carcere non perché non ha commesso il reato, ma perché l’ha commesso nel giorno giusto. Senza parole. Mancava soltanto che Mills cominciasse ad urlare in aula: “si sono colpevole Onore. Ma ho peccato nel 1999, non nel 2000!!”.

Tutti i commenti su cosa significherebbe il processo breve li lascio fare a voi. Allo stesso tempo lascio a voi ogni commento su quando sentite dire: questa magistratura è politicizzata e anti-berlusconiana. Li lascio fare a voi perché io sono rimasto senza parole.

Diego Gavini

Read Full Post »